Ostia: vietate le discoteche negli stabilimenti
01-04-2005Home
Roma, 31 marzo 2005 - "Il Comune di Roma nega l'autorizzazione alle attività di discoteca negli stabilimenti di Ostia perchè il PUA (Piano utilizzazione arenili) non lo prevede", recita, in un comunicato, il tredicesimo municipio di Roma. E il presidente Davide Bordoni ha aggiunto:"Si tratta di un provvedimento che lascia interdetti".
Secondi il minisindaco, "una simile decisione, qualora confermata, rischia di vanificare l'impegno dell'amministrazione e degli operatori che negli ultimi anni hanno contribuito a rilanciare l'immagine turistico-ricettiva del mare di Roma, rilanciando Ostia come la nuova perla del Tirreno". Bordoni ha sottolineato che "le discoteche, gli stabilimenti, gli esercizi commerciali e l'arredo urbano sono tutti elementi di un unico mosaico e non è immaginabile sottrarre una sola tessera senza che anche le altre attività vengano penalizzate. A questo punto rischiamo di ripiombare nella vecchia nomea di città-dormitorio, dove le attività sono frenetiche nell'arco della giornata e la notte interi quartieri sono deserti". "Mi auguro - ha concluso Bordoni - che il sindaco possa riconsiderare questa decisione nell'interesse di tutta la città".
Le parole del presidente Bordoni sono ancor più significative se si prende in considerazione la politica che negli ultimi mesi il Campidoglio ha avuto nei riguardi del litorale romano. Il provvedimento del Pua, infatti, sembrerebbe in contrasto con gli accordi presi in diversi incontri avvenuti tra le associazioni-operatori del settore turistico del XIII municipio e l'amministrazione capitolina.
Il 25 marzo scorso è stato dato l'avvio ai lavori del Comitato Promotore del litorale romano, individuato dal Comune di Roma, per organizzare, nel mese di giugno, un grande evento internazionale dal titolo "Lido di Roma 2015". A far parte del Comitato, promosso, in particolare, dall'Assessore comunale all'Urbanistica Roberto Morassut, è stata chiamata l'Assobalneari Lido di Roma in rappresentanza dell'imprenditoria balneare del litorale romano. Ma presenti al tavolo c'erano anche il presidente dell'Assobalneari, ingegnere Renato Papagni, nonché il presidente della Confesercenti XIII Municipio Ginetto Pugliè, Massimo Muzzarelli di Assoturismo di Roma e Provincia, Pino Canfora in rappresentanza di Asshotel di Roma e Provincia e il Consorzio Turistico Litorale Romano.
In seguito a questo incontro, come ha spiegato Renato Papagni, si è dato finalmente inizio ad un lavoro importante per il litorale che verrà presentato al convegno, di valenza internazionale, previsto per il prossimo mese di giugno. Insieme all'Assessore Morassut sono state individuate nove sessioni di lavoro: Urbanistica, Turismo, Commercio e Attività Produttive, Lavori Pubblici- Viabilità e Trasporti, Cultura, Scuola e Formazione, Università e Ricerca Scientifica, Servizi Sociali e Volontariato, Sport, Ambiente. Insomma tutti gli ambiti che riguardano lo sviluppo di un area urbana. Di particolare importanza nel caso del mare di Roma. Tuttavia per ciascuna di queste sessioni, il Comitato Promotore, dovrà proporre idee e progetti di intervento secondo modalità che verranno stabilite in incontri futuri, il primo dei quali è stato già fissato per il 15 aprile prossimo.
Il Presidente dell' Assobalneari ha sottolineato a RomaOne, che "il dialogo con il Campidoglio è aperto. In cantiere c'è il progetto 'Lido di Roma 2015', inoltre la nuova normativa del PUA - ha spiegato Papagni - risulta alquanto complicata perché, prima di essere esecutiva, deve prima venire approvata dalla Regione Lazio. E ciò non è ancora accaduto". Si dice quindi, "perplesso sul fatto che sia stata l'amministrazione più vicina al sindaco Veltorni, la fonte che ha avanzato le nuove disposizioni". Infine ha aggiunto che "se dovesse passare sarebbe un'azione molto forte anche se, diverse discoteche legate all'Assobalneari, sono autorizzate a continuare l'attività per altri 3 e 5 anni".
Tratto da: http://redazione.romaone.it
